Dopo aver galoppato per una intera settimana, le Borse riprendono fiato e frenano prima del weekend. Per tutta la giornata i listini si sono mossi col segno meno, anche se verso la fine hanno recuperato parte delle perdite, trovando un parziale sostegno nel dato sul mercato del lavoro Usa migliore delle attese.
Dagli USA intanto ancora non arriva la conferma aritmetica della vittoria di Biden, ma manca poco.
L’attenzione degli investitori resta inoltre elevata sulla pandemia, con numeri alti sui contagi in tutte le principali economie europee, e sulle trimestrali.
Milano spenta
A Piazza Affari il FTSEMib ha perso lo 0,25% a 19.681,68 punti.
Si mettono in evidenza i settori Chimico (+3,17%), telecomunicazioni (+1,39%) e utility (+0,86%), male invece i comparti immobiliare (-2,23%), bancario (-1,52%) e media (-1,39%).
Sotto i riflettori i risultati Inwit (+3,96%), che ha messo a segno la migliore performance del Ftse Mib.
In evidenza anche Nexi (+2,42%), CNH Industrial (+1,89%) e Enel (+1,33%).
La peggiore performance è di Leonardo: -7,23%. I risultati sono buoni ma i flussi di cassa del III trimestre hanno preoccupato il mercato.
Banche in difficoltà: Unipol registra un ribasso del 3,55%, BPER lascia sul tappeto 3,23%, Unicredit segna -3,08%.
Le altre Borse
Per quanto riguarda le altre borse europee, a Parigi il Cac40 lo 0,46% e a Francoforte il Dax30 lo 0,7%, risentendo anche del dato sulla produzione industriale tedesca di settembre, peggiore delle attese (+1,6% se mese e -7,3% su anno). Madrid in ribasso dello 0,78%. Incolore Londra che non registra variazioni significative.
Resta bloccata Wall Street, che chiude attorno alla parità. Lo Sp500 segna -0.03%, il Dow Jones -0.24% mentre il Nasdaq guadagna 0.04%.
