Anche la banca centrale della Norvegia si allinea alle mosse degli altri istituti centrali (BCE esclusa) e taglia in modo deciso i tassi di interesse.
Con una decisione all’unanimità infatti, la Norges Bank questa mattina ha abbassato il costo del denaro di 50 pb portandolo all’1%, per provare a dare sostegno a un’economia assediata da venti contrari su quasi tutti i fronti.
Il petrolio ha affondato l’ottimismo
A spaventare il paese scandinavo è soprattutto il crollo dei prezzi del petrolio, cui si lega a filo doppio la propria economia visto che ne è grande esportatrice.
“Esiste una notevole incertezza sulla durata e l’impatto dell’epidemia di coronavirus – spiega la Norges Bank – con il rischio di una recessione economica pronunciata. Il Comitato segue da vicino gli sviluppi ed è pronto a effettuare ulteriori riduzioni dei tassi. Un tasso più basso non può impedire all’epidemia di coronavirus di avere un impatto sostanziale sull’economia norvegese, ma potrebbe attenuare la recessione e mitigare il rischio di effetti più persistenti sulla produzione e sull’occupazione“.
La Corona NOK respira
Dopo la decisione della NB, la Corona – che da inizio marzo aveva perso l’11% contro l’euro e il 9,5% contro il dollaro – ha ripreso fiato.
Come vediamo sulla piattaforma , appena ieri la coppia EURNOK aveva fissato il nuovo massimo storico a quota 11,35, mentre oggi scende su quota 11,13.
La valuta scandinava sta recuperando anche contro il biglietto verde (USDNOK) a quota 10,02.
Va sottolineato che la mossa della Norges Bank potrebbe essere seguita da altre di tenore simile, come lo stesso istituto centrale ha precisato.
Prima della Norges Bank anche la Fed, la RBA, la Bank of Canada e la Bank of England avevano annunciato a sorpresa un taglio del costo del denaro per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
