Home
Powell

FED, tutto fermo e nulla di nuovo all’orizzonte. EUR-USD su quota 1,100

Scritto da -

Rimane inascoltato il Presidente Trump, che poche poche ore fa aveva spronato la Fed a un taglio dei tassi

Non ci si aspettava un cambio di rotta da parte della Federal Reserve, che infatti ha mantenuto il costo ufficiale del denaro all’1,50-1,75% con un voto unanime, nel primo meeting del 2020 del Fomc.
Non è cambiata granché la diagnosi sullo stato dell’economia americana, ne’ su quella globale per la quale si vedono “motivi di cauto ottimismo“.
Secondo la FED sono migliorate infatti le condizioni finanziarie di sostegno, le tensioni commerciali e ci sono minori probabilità di una hard Brexit. Riguardo alla diffusione del virus cinese, la Fed afferma che sta “monitorando attentamente gli effetti dell’epidemia”.

FED, tassi e inflazione

Se non cambia il costo del denaro, cambiano invece in modo assai lieve il tasso per i reverse repo introdotti dopo le turbolenze sul mercato monetario e quello pagato sulle riserve (obbligatorie e in eccesso). Il capo della banca centrale Powell ha tenuto però a sottolineare che si è tratta soltanto di «aggiustamenti tecnici», mentre l’impianto di politica monetaria è immutato.
Di interessante c’è un cambio di valutazione sui consumi, che adesso sono visti in crescita “moderato”, mentre a dicembre si parlava di crescita “forte”.

Ancora più importante il cambio di linguaggio riguardo agli obiettivi di politica monetaria, che viene definita appropriata non già per “sostenere una inflazione vicina al 2%”, bensì per “sostenere il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%”.
A tal propostio Powell ha precisato che si tratta di una correzione che serve a spiegare che la Fed non è ancora soddisfatta dell’attuale livello di inflazione, che è scesa a novembre all’1,6%.

Dollaro, sussulto e poi ripresa

Sul fronte valutario non c’è stata una grande reazione alla decisione della FED. Il dollaro subito dopo l’annuncio aveva perso tutti i guadagni maturati durante l’acro della giornata (fin verso 1,102), ma poi sono tornati i venditori che hanno spinto l’ su 1,100.

img

Identico l’andamento del cross , con un sussulto a seguito della decisione della FED, ma col dollaro che ha poi ripreso un po’ dei guadagni di giornata.

Ricordiamo che la FED, dopo sette rialzi tra il 2017 e il 2018, lo scorso anno ha tagliato i tassi in tre occasioni. Proprio poche ore fa, il Presidente Trump era tornato all’attacco, spronando la Fed a un taglio dei tassi che però non è arrivato.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA