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Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri o delle performance future
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La divergenza BCE-FED consolida il cambio EURUSD oltre 1,66

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La Eurotower dovrebbe mantenere i tassi invariati a dicembre mentre la FED li taglierà (e lo farà anche nel 2026)

Dopo aver raggiunto il livello più alto da un mese e mezzo, l’euro si concede una pausa nel giorno in cui le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono rimaste stabili a ottobre, al di sotto delle aspettative di un aumento dello 0,1%. Su base annua, tuttavia, l’attività al dettaglio ha mostrato maggiore slancio: le vendite sono aumentate dell’1,5%, rispetto all’1,2% di settembre e leggermente al di sopra dell’aumento previsto dell’1,3%.


Quello che sta spingendo la valuta unica è soprattutto la divergenza del percorso di politica monetaria tra BCE e Fed. La combinazione di un’attività economica resiliente e di un’inflazione vicina all’obiettivo (anche se l’ultima lettura al 2,2% è stata leggermente al di sopra delle previsioni) fa pensare che la Banca Centrale Europea manterrà ancora i tassi di interesse stabili.


Al contrario, i deboli dati sul mercato del lavoro statunitense hanno rafforzato le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Federal Reserve la prossima settimana e il mercato è sempre più convinto che ci saranno ulteriori due riduzioni il prossimo anno.


Il cambio si aggira così attorno alla soglia di 1,167 dollari, sul livello più alto da metà ottobre. La ripresa cominciata una decina di giorni fa ha consentito alla valuta unica di tagliare la media mobile a 50 periodi, inviando così un messaggio rialzista al mercato.
Il prossimo livello di resistenza si colloca attorno quota 1,17, mentre in caso di ribasso bisogna guardare alla soglia di 1,16.

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