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PETROLIO sotto pressione tra mosse FED e spiragli di pace in Ucraina

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Sul mercato c’è il timore che possa aumentare il surplus di offerta rispetto alla domanda

E’ un periodo particolarmente intenso per il mercato del petrolio, che deve fare i conti con le incertezze riguardo alle prospettive di pace in Ucarina e quelle di politica monetaria della Federal Reserve.
Il greggio è sulla buona strada per un quarto calo mensile consecutivo a novembre, segnando così la sua più lunga serie negativa dal 2023.
Il prezzo di e è sotto pressione per le aspettative di un surplus di offerta.


Il possibile cessate il fuoco tra Ucraina e Russia potrebbe aprire la strada all’eliminazione delle sanzioni occidentali contro le forniture russe. Ciò significherebbe un maggiore afflusso di greggio sul mercato, e di conseguenza un’azione ribassista sul prezzo.
I fari sono puntati sulla “missione” dell’inviato statunitense Steve Witkoff a Mosca, che la prossima settimana terrà dei colloqui con i leader russi su un possibile piano per terminare la guerra in Ucraina.
Tuttavia, oltre al fatto che nessuno può sapere se la Russia farà delle concessioni su un piano di pace, c’è anche da sottolineare che servirà comunque molto (anche in presenza di un accordo lampo) perché le spedizioni russe aumentino.


Adare un po’ di sostegno al greggio ci sono le crescenti aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a dicembre. Infatti un tasso più basso stimola la crescita economica e sostiene la domanda di petrolio.

Il viaggia in prossimità dei 62,5 dollari al barile mentre il greggio si trova attorno quota 59 dollari al barile. Nelle ultime settimane, i tentativi di recupero del prezzo del barile si sono scontrate con la media mobile a 50 periodi, che ha agito da resistenza.

Nel frattempo, i trader guardano al meeting OPEC+ di questo fine settimana, dopo che il gruppo ha recentemente sospeso ulteriori aumenti di produzione previsti per il primo trimestre del prossimo anno. L’Organizzazione probabilmente lascerà invariati i livelli di produzione.

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