Le brutte notizie dal fronte dei conti pubblici del Regno Unito mettono pressione alla sterlina, spingendola sul minimo di tre mesi rispetto al dollaro (), sotto quota 1,325.
A pesare sull’umore sono i rumors riguardo al taglio alle prospettive di crescita del Paese da parte dell’Office for Budget Responsibility, nella misura di 0,3%. Ciò significa 20 miliardi di sterline di “buco” nelle finanze pubbliche.
Questo complica ulteriormente i problemi che il ministro delle finanze Rachel Reeves, che nel prossimo bilancio autunnale potrebbe affrontare un potenziale deficit fiscale fino a 35 miliardi di sterline.
Di fronte a uno scenario del genere, aumenta notevolmente la prospettiva che la Bank of England interverrà tagliando i tassi di interesse, ancora di più tenendo conto che i dati sull’inflazione sono stati più deboli del previsto. I mercati ora assegnano circa il 68% di probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre.
Così, mentre sul mercato azionario il FTSE100 tocca un nuovo massimo storico, sul mercato valutario la sterlina scivola giù. Il cambio è crollato sotto 1,33 per la prima volta da metà ottobre, portandosi in prossimità della media mobile a 200 periodi che agisce da supporto. Se questo livello cedere, il mercato ricaverebbe un messaggio fortemente ribassista, col prossimo supporto sotto 1,320.
Intanto il rendimento dei gilt britannici a 10 anni è sceso sotto il 4,4%, il più basso dal dicembre 2024.

















