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Inflazione UE in linea con le attese, EURUSD in altalena per via dello shutdown Usa

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Il cambio tra euro e dollaro prima scappa verso 1,17 ma poi ritraccia nel pomeriggio

Giornata nervosa sul mercato valutario, perché gli investitori devono soppesare i dati macro e la sgradita novità dello shutdown negli USA. Alla fine però la prudenza impedisce movimenti decisi dell’euro-dollaro, che inizialmente balza avanti ma poi cede i suoi guadagni strada facendo.

Nel vecchio continente è stata pubblicata da Eurostat la stima flash sull’inflazione nella Eurozona, che a settembre 2025 segna +2,2% su base tendenziale (rispetto al +2% del mese precedente) come si aspettavano gli analisti. Su base mensile la variazione positiva è dello 0,1%, uguale al mese precedente. L’inflazione core – che esclude energia, cibo e tabacchi – viene stimata al 2,3%, senza variazioni rispetto al mese precedente.
L’inflazione armonizzata, escluse le componenti cibo ed energia, è attesa al +2,4%, rispetto al +2,3% del mese precedente. 


Queste stime confermano quindi la leggera accelerazione dell’inflazione nell’Eurozona, rafforzando le aspettative che la BCE si asterrà dal tagliare ancora i tassi per il momento. Del resto il vicepresidente della BCE Luis de Guindos ha dichiarato martedì che “l’attuale livello dei tassi di interesse è adeguato“. L’approccio comunque rimarrà legato ai dati che arriveranno in futuro. 


L’altro tema del giorno è lo shtudown negli USA, che blocca anche i rilasci statistici tra i quali c’è quello molto importante sul lavoro (Non Farm Payrolls) che avrebbe dovuto essere pubblicato venerdì prossimo. Senza queste importanti bussole, aumenta l’incertezza del mercato sulle mosse future della FED.
Nel frattempo, la debole lettura dell’occupazione ADP ha sottolineato le preoccupazioni che il mercato del lavoro statunitense stia perdendo slancio e ha rafforzato la tesi di ulteriori tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve.


Questo scenario aveva provocato una brusca marcia indietro del dollaro, con il cambio che era salito verso 17,7. Poi però il mercato ha ritracciato, riportando il cambio verso 17,1, in prossimità della media mobile a 50 periodi che sta agendo da supporto.

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