Nonostante il taglio dei tassi di interesse effettuato dalla Banxico nei giorni scorsi, il peso messicano continua ad aggirarsi attorno ai massimi di luglio 2024 rispetto al dollaro statunitense (). Nel corso di quest’anno, il guadagno complessivo rispetto al biglietto verde americano è superiore al 10%.
Giovedì scorso la banca centrale messicana (Banxico) ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 7,5% che è il livello più basso da maggio 2022.
La mossa non ha sorpreso i mercati, e peraltro l’istituto centrale ha indicato che prenderà in considerazione un ulteriore allentamento nelle riunioni future, dal momento che le tensioni commerciali globali e la lenta crescita economica del paese continuano a preoccupare i responsabili di politica monetaria.
Prima del meeting erano giunti nuovi dati macro importanti: l’inflazione core annuale ha raggiunto il 4,26%, ancora oltre l’obiettivo di Banxico che è l’intervallo tra 2-4%. Anche l’inflazione complessiva ha subito un’accelerazione, salendo al 3,74% dal 3,49% di agosto.
Nelle previsioni aggiornate sull’inflazione pubblicate giovedì, Banxico ha alzato la sua stima per l’inflazione core annuale di fine anno al 4,0% nel quarto trimestre, rispetto alla precedente stima del 3,7%.
Più che l’inflazione, è la debolezza dell’economia che preoccupa maggiormente. L’indice dell’attività economica del Messico si è ridotto dell’1,1% su base annua, molto più dello 0,7% previsto. La produzione nelle attività primarie è diminuita drasticamente (-12,3%), in special modo l’agricoltura (-19,9%).
In precedenza il Fondo Monetario Internazionale (FMI) aveva previsto per il Messico una crescita economica dell’1,0% nel 2025, molto inferiore alla proiezione del governo messicano di una crescita tra l’1,8% e il 2,8%.
In questo contesto difficile, il peso messicano continua comunque a viaggiare forte rispetto al dollaro. Il cambio resta sotto 18,4 perché il Paese offre ancora rendimenti reali relativamente elevati rispetto a molti concorrenti, quindi la domanda di carry è rimasta intatta e alcuni investitori hanno continuato a preferire gli asset in peso.
Osservando il grafico dell’ si nota come di recente abbia testato più volte la media mobile a 50 periodi (SMA50) che sta agendo in qualità di resistenza e quasi si sovrappone alla trend-line di lungo periodo.

















