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PETROLIO, scatto in avanti dopo l’intesa USA-UE. Grandi guadagni per Brent e WTI

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L’accordo riduce i timori di una contrazione economica globale, che ridurrebbe anche la domanda di greggio

L’intesa commerciale tra USA ed UE invia un segnale di grande ottimismo ai mercati, che vedono sgretolarsi il rischio di una contrazione economica globale e di conseguenza della domanda di greggio.
Ciò finisce per spingere il prezzo del petrolio, con e che accumulano grandi guadagni in questo avvio di settimana.


Tra le altre novità introdotte dall’accordo quadro, c’è anche l’impegno della UE ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia statunitense in tre anni, che consente anche all’UE di centrare il target prefissato di allontanamento dal gas russo entro la fine del 2027.

Oltre alla questione commerciale, sul prezzo del petrolio incidono anche le ultime esternazioni di Trump sull’Ucraina. Il presidente americano ha annunciato una scadenza di 10-12 giorni per la Russia per accettare un cessate il fuoco, minacciando tariffe pesantissime se non si raggiungesse una tregua.


Il greggio è salito verso i 70 dollari al barile, mentre il sale a 66,5. La scorsa settimana, il petrolio era scivolato sui minimi di 3 settimane, penalizzato anche dai rumors su un possibile aumento dell’offerta da parte del Venezuela, dopo l’allentamento delle sanzioni statunitensi.
Questo aumento di prezzo è una boccata d’ossigeno per il mercato petrolifero, che sta scontando il progressivo aumento dell’offerta da parte dell’Opec+. A proposito, il cartello si riunirà di nuovo il prossimo 3 agosto, per decidere il da farsi a partire dal mese di settembre.

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