Il meeting di luglio non riserva nessuna sorpresa: la Bank of Korea (BoK) ha deciso di lasciare invariato il tasso di interesse al 2,50%, dopo un taglio di 25 punti base a maggio.
Dallo scorso ottobre, la BoK ha tagliato i tassi di un totale di 100 punti base per dare stimolo all’economia, portando il costo del denaro al livello più basso da settembre 2022.
Secondo il comitato di politica monetaria della BoK, serve una posizione prudente tra le preoccupazioni per l’elevato debito delle famiglie e l’accelerazione dei prezzi delle case. In prospettiva, si prevede che la tempistica di eventuali ulteriori aggiustamenti dipenderà dall’evoluzione delle tendenze della domanda dei consumatori, dalle dinamiche del mercato immobiliare e dagli sviluppi esterni, comprese le tensioni commerciali in corso e le politiche tariffarie statunitensi.
La Bank of Korea ha lasciato immutate le previsioni su inflazione e crescita. Sia l’inflazione complessiva che quella core dovrebbero rimanere all’1,9% per quest’anno (a giugno sono leggermente aumentate al 2,2%, l’obiettivo a medio termine della BoK è del 2%).
La crescita economica dovrebbe rimanere modesta, ma soprattutto gravata dalle incertezze a causa dei negoziati commerciali globali. Il PIL della Corea del Sud si è contratto dello 0,2% su base trimestrale nel 1° trimestre 2025.
Dopo la riunione della BoK, il won sudcoreano si è mosso poco rispetto al dollaro. Il cambio resta attorno 1.374, dopo essere rimbalzato sul minimo di 8 mesi alla fine di giugno. Nell’anno in corso, la valuta coreana ha guadagnato circa il 7% rispetto al biglietto verde.

















