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La tregua in Medioriente e i dati macro spingono l’euro. EURUSD sui massimi dal 2021

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Il cambio tra le due valute supera di nuovo 1,16 toccando livelli che non si vedevano da novembre di 4 anni fa

Dati macro e schiarite sul fronte mediorientale spingono l’euro, che aggiorna i massimi dal 2021 nei confronti del dollaro oltre quota 1,16.

Dopo l’attacco improvviso da parte degli USA contro l’Iran, che aveva fatto temere una escalation ulteriore di tensione in Medioriente, è arrivato il colpo di scena al contrario: il presidente Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran, alleviando le preoccupazioni per potenziali interruzioni delle forniture nel settore energetico.
Tuttavia la tregua rimane fragile, poiché Israele ha già accusato l’Iran di violare l’accordo.


Lo scenario geopolitico ha comunque ridato fiducia ai mercati e penalizzato il dollaro nella sua veste di bene rifugio, spingendo così il cambio oltre 1,162, come non accadeva da novembre 2021.
Il dollaro risente anche della cautela mostrata dal presidente della Fed Jerome Powell, che ha parlato davanti al Congresso confermando che la banca centrale non ha fretta di tagliare i tassi di interesse, visti i segnali che suggeriscono che i dazi stanno spingendo verso l’alto l’inflazione.


Il cambio viene anche spinto dall’ultimo report macroeconomico, che rivela che il clima imprenditoriale Ifo per la Germania è migliorato ai massimi da quasi un anno. L’indice ha registrato un aumento a 88,4 punti, superando le aspettative del mercato.
Tuttavia i PMI flash hanno dipinto un quadro contrastante, con l’attività del settore privato nell’area dell’euro che ha mostrato segni di stabilizzazione.

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