Home
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri o delle performance future
dollaro USD

Inflazione e dazi spaventano il mercato, Dollar Index sotto 104

Scritto da -

L’indice PCE core è aumentato del 2,8% a febbraio, oltre le aspettative del 2,7%

La preoccupazione degli investitori riguardo l’inflazione e l’economia USA appesantisce il dollaro, che inverte la rotta prima del weekend e va in discesa contro le altre valute principali ( sotto 104).

Secondo il Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti, l’indice PCE è risultato stabile al +2,5% su base annuale, ma il dato core (secondo molti l’indicatore preferito della Federal Reserve nel decidere le sue mosse di politica monetaria) è aumentato del 2,8% a febbraio, oltre le aspettative del 2,7%.
Il PCE core su base mensile è aumentato dello 0,4% su base mensile, superando le aspettative dello 0,3%.
La spesa personale dei consumatori è rimbalzata meno del previsto, dopo essere scesa a gennaio.


Questo report alimenta i timori di nuove pressioni inflazionistiche e le preoccupazioni circa il rallentamento dei consumi interni, aggravando l‘umore che è già nervoso a causa dell’impatto dei dazi di Trump sull’economia e le aziende statunitensi. A partire dalla settimana prossima entreranno in vigore tariffe del 25% sul settore auto, e Trump ha promesso punizioni più severe per l’UE e il Canada se unissero le forze contro gli Stati Uniti.


Questo scenario spinge il dollaro al ribasso. Il perde la soglia di 104, dopo che aveva raggiunto i massimi di tre settimane all’inizio della settimana.
A meno di clamorosi rimbalzi nella giornata di lunedì, la valuta a stelle e strisce si avvia a chiudere il mese di marzo con una perdita superiore al 3%.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA