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PETROLIO, l’effetto Trump spinge Brent e WTI sempre più in basso

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Era da settembre che il mercato non viveva una settimana così negativa. La tensione sul fronte commerciale fa temere ripercussioni sulla domanda di greggio

Settimana pesante per il petrolio, la peggiore dallo scorso settembre. Sul mercato si sentono le conseguenze delle minacce di Trump, che fanno temere per il futuro dell’economia globale (in special modo la Cina, principale importatore mondiale di greggio).
Il prezzo del è sceso sotto i 70 dollari, mentre il resta poco sopra 72 dollari. Ma in settimana le quotazioni erano scivolate al minimo di due mesi.

Trump ha annunciato ulteriori tariffe del 10% sulla Cina, con la motivazione ufficiale di aver favorito l’arrivo del fentanil negli Stati Uniti. Anche gli altri due paesi “colpevoli” Canada e Messico, da cui transita questo stupefacente, verranno colpiti con dazi al 25%.
Il presidente USA rischia così di innescare una battaglia commerciale globale, con inevitabili ricadute su inflazione e crescita economica. E quindi sulla domanda di petrolio.


Al tempo stesso, il crescente ottimismo sui negoziati sulla guerra tra Russia forniscono un ulteriore spinta ribassista al prezzo di e , perché comporterebbero la revoca delle sanzioni inflitte da zona euro e Stati Uniti alla Russia, il che comporterà un aumento dei flussi di petrolio marittimi nel mercato globale.
In senso contrario ha invece agito la revoca, da parte dal presidente degli Stati Uniti, della licenza concessa a Chevron per operare in Venezuela. L’azienda esporta circa 240.000 barili al giorno dal Venezuela e l’arresto delle sue operazioni ridurrà la produzione di petrolio del paese.


Nel frattempo l’OPEC+ sta valutando se procedere con il previsto aumento della produzione in aprile oppure rinviarlo nuovamente, lasciando così invariati i livelli attuali per cercare di sostenere il prezzo. Russia, Emirati Arabi Uniti vorrebbero procedere con l’aumento della produzione, altri membri (tra cui l’Arabia Saudita) sono invece propensi a ritardarlo ancora. Sarebbe la quarta volta che il programma viene rinviato.

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