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Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri o delle performance future
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La BoE conferma i tassi ma avanzano le voci più dovish. GBPUSD verso 1,25

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Ben 3 membri su 9 hanno votato a favore di un taglio immediato dei tassi di interesse

Segnali accomodanti arrivano dalla riunione della Banca d’Inghilterra, che nell’ultimo meeting del 2024 ha mantenuto invariato il tasso di interesse al 4,75%, ma al suo interno crescono le voci che vorrebbero un taglio.
Ben tre membri del Comitato di politica monetaria (MPC) hanno infatti votato per abbassare già in questa riunione il tasso, mentre 6 sono stati quelli a favore del mantenimento del livello attuale. Nella riunione di inizio novembre invece il Comitato aveva invece deciso a larga maggioranza di ridurre i tassi di un quarto di punto.


La decisione della Bank of England giunge nonostante l’inflazione persistente, cresciuta al 2,6% a novembre dall’1,7% di settembre. Peraltro l’istituto si aspetta un’ulteriore rialzo, in media fra il 3% ed il 4% nel 2025.
Tuttavia ha scelto di adottare una politica monetaria più accomodante, perché gli indicatori di attività economica sono in peggioramento negli ultimi mesi. Il Comitato MPC si aspetta che il PIL del quarto trimestre non raggiungerà le previsioni precedenti.


L’approccio della BoE si pone quindi all’opposto di quanto emerso dalla riunione della FED di mercoledì, che ha tagliato i tassi ma è parsa più aggressiva riguardo al futuro.
Questo ha esercitato una forte pressione ribassista sulla sterlina. Il cambio è scivolato verso la soglia di 1,25 dollari, rimanendo vicino al minimo da maggio scorso. Da settembre la valuta britannica ha perso circa il 6% rispetto al dollaro statunitense.

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