Arriva il secondo taglio al costo del denaro da parte della Bank of England. L’istituto centrale britannico ha deciso di sforbiciare il tasso di interesse di 25 punti base, come aveva fatto ad agosto (dopo 4 anni in cui non era mai successo).
Il nuovo livello dei tassi di interesse scende così al 4,75%.
La decisione è stata più convinta di quanto si aspettavano i mercati, visto che 8 membri su 9 del MPC hanno votato il taglio, rispetto ai 7 voti attesi. La Bank of England ha ritenuto che ci siano forti segnali di un rallentamento dell’inflazione, che è scesa al minimo di tre anni dell’1,7% a settembre.
Tuttavia i policymaker hanno sottolineato la necessità di una politica monetaria restrittiva, con un approccio graduale. La banca infatti prevede che il budget espansivo presentato dal Partito Laburista farà aumentare l’inflazione nei prossimi mesi. Ci si aspetta un livello del 2,5% per l fine di quest’anno, per poi scendere fino al 2,2% nel 2026. Al tempo stesso però la crescita del PIL potrebbe essere maggiore dello 0,75% nel prossimo anno.
Gli investitori continuano ad aspettarsi altre due riduzioni di un quarto di punto da parte della BoE entro la fine del prossimo anno, con una probabilità di poco meno del 50% che se ne verifichi un’altra.
Dopo la decisione della BoE, la sterlina britannica si è rafforzata, riportandosi oltre 1,29 dollari (). La valuta britannica ha soprattutto sfruttato il rimbalzo del biglietto verde americano, dopo i forti guadagni di ieri a seguito della vittoria di Trump alle presidenziali.
Intanto il rendimento dei gilt a 10 anni nel Regno Unito è oscillato intorno al 4,55%, attestandosi vicino ai massimi di un anno.
