Un clima di maggiore ottimismo sul fronte commerciale ha fatto sentire i suoi effetti sul mercato valutario, spingendo gli investitori ad abbandonare (almeno temporaneamente) gli asset rifugio, preferendo gli asset più rischiosi. Ne fa le spese anche il dollaro, che scende sui minimi di 2 settimane.
Clima positivo ai negoziati sulla trade war
I negoziati tra USA e Cina sono ripresi a Washington, con lo scopo di evitare la nuova ondata di dazi da 250 miliardi di dollari sui prodotti cinesi, in rampa di lancio per il prossimo 15 ottobre.
Gli ultimi eventi avevano un po’ raffreddato l’ottimismo, ma oggi Trump ha twittato un messaggio carico di buoni propositi: “Grande giornata di negoziati con la Cina. Loro vogliono un accordo, ma io? Incontrerò il vice premier domani alla Casa Bianca”.
Dal canto suo, il vice premier cinese Liu He ha manifestato la disponibilità di Pechino di raggiungere un accordo su materie che interessano entrambi. Inoltre secondo alcune indiscrezioni riferite da Bloomberg, gli USA starebbero valutando un patto valutario con la Cina da includere nell’accordo.
Giù dai rifugi sicuri, giù il Dollaro
Rispetto ad appena un paio di giorni fa, il clima sembra quindi essersi fatto molto più disteso. Questo ha dato slancio agli investitori, indebolendo le valute rifugio a partire proprio dal dollaro, che come vediamo su è scivolato ai minimi da due settimane, con la coppia EURUSD è risalita oltre quota 1,10.
Il Dollar Index, che misura l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute, è prossimo alla maggiore flessione giornaliera in cinque settimane.
