Dopo aver ritoccato i tassi di interesse tre volte al rialzo nel corso dell’anno (gennaio, febbraio e maggio), la Banca Nationala a Romaniei ha deciso di lasciare il costo del denaro invariato al 2,50%. Il tasso sui depositi è stato parimenti mantenuto all’1,50% e al 3,50% quello sui prestiti.
La BNR e il problema inflazione
In Romania l’inflazione è ancora fuori target (1,5 – 3,5%) dal momento che l’ultima rilevazione la vede al 5,4%, in aumento e sui massimi da cinque anni. Peraltro a maggio scorso la BNR ha aumentato la sua previsione annuale di inflazione al 3,6% (dal 3,5%).
La BNR ha quindi deciso di prendersi un po’ di pausa per valutare meglio le prospettive, dopo aver mosso più di 200 punti base nel restringimento dei tassi in meno di un anno. Nel frattempo potrebbe usare le operazioni di mercato aperto – piuttosto che il tasso ufficiale – per stringere le condizioni monetarie.
Tuttavia, la maggior parte degli analisti è convinta che dopo l’estate ci saranno ulteriori ritocchi.
Dati macro a tinte miste
Dal punto di vista macro, alcuni recenti dati sono stati in chiaroscuro. Le vendite al dettaglio sono cresciuto poco a maggio (6,6%), dopo un’accelerazione nel mese precedente (8,3% di aprile). Mese su mese, le vendite al dettaglio sono aumentate a un tasso stabile del 2,1%.
I prezzi alla produzione sono saliti del 5,2% a maggio rispetto al 4,2% di aprile. Mese su mese sono invece aumentati dello 0,8 percento.
Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,6% a maggio rispetto al mese precedente.
Sul fronte valutario, la coppia si muove attorno quota 4.0085, dove si sta aggirando da qualche giorno (fonte grafica broker ).
La coppia EurRon si muove invece verso 4.66 in leggero rialzo, dopo aver sfiorato 4.67.
