La settimana delle borse comincia dove il filo si era interrotto, ossia con rosso diffuso ovunque. E’ stata un’altra seduta ad alta tensione, con l’attenzione degli investitori rivolta agli sviluppi della guerra in Ucraina.
Le speranze sono rivolte al terzo round di negoziati, mentre Putin lancia nuove minacce e avanza anche l’ipotesi di un embargo sulle importazioni di gas e petrolio dalla Russia.
A Piazza Affari, il è in calo (-1,36%) e si attesta su 22.160 punti.
A Milano corrono i petroliferi, con Tenaris che vanta un incremento del 13,03%. Bene anche Eni (+4%) e Leonardo, in progresso del 6,30% e Prysmian (+4,4%).
Incandescente Prysmian, che vanta un incisivo incremento del 4,47%.
Vendite soprattutto su banche e auto. I più forti ribassi si sono verificati su Stellantis, -6,40%, ma scivola anche Ferrari, -5,68%.
Tonfo di Unicredit, in rosso del 5,6%.
Telecom Italia vive una seduta in altalena: prima vola del 10%, poi chiude a -3% nel giorno in cui e’ partito il roadshow dedicato agli istituzionali.
Tra i listini europei va già ancora Francoforte, dove il scende dell’1,98%. Sotto la parità Londra, -0,21%; mentre Parigi pere l’1,31%.
I listini USA mostrano scambi in perdita. Lo segna -2,09%, il -1,83% mentre il -2,13%.