La frenata dell’appetito al rischio dovuta alla variante Omicron e l’attesa per le decisioni che la FED prenderà mercoledì, stanno frenando il dollaro neozelandese. Il kiwi si aggira infatti sui minimi di 13 mesi rispetto al biglietto verde americano.
Il cambio NZDUSD è scambiato al di sotto di 0,673, come non accadeva da novembre 2020.
Il dollaro neozelandese è in trend ribassista dall’inizio del mese scorso, e durante questo lasso di tempo ha perso oltre il 4% rispetto alla valuta americana.
A zavorrarlo sono principalmente i segnali da falco provenienti dalla FED, mentre la Reserve Bank of New Zealand ha alzato il costo del denaro di 25 punti base nella sua ultima riunione, mentre il mercato sperava in un aumento più aggressivo di 50 bps.
Abbiamo inoltre sottolineato il peso che stanno avendo i timori della variante Omicron, acuiti dalle restrizioni varate in diversi Paesi, con il primo ministro britannico Boris Johnson che ha avvertito di una ‘marea‘ di casi, mentre l’OMS ha affermato che Omicron rappresenta un rischio globale ‘molto elevato‘.