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BCE: ripresa forte nonostante il Covid. Dibattito aspro tra falchi e colombe

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Intanto l’Euro rimane su 1,17 contro il dollaro in attesa del simposio di Jackson Hole

La Bce crede nella ripresa nonostante la variante Delta. Lo ha detto il vicepresidente Luis De Gundos ed è dello stesso parere anche il capo economista Philip Lane.
Il primo ha annunciato che la banca centrale potrebbe decidere di rivedere nuovamente al rialzo le proprie previsioni per l’Eurozona a settembre, il secondo che la variante Delta avrà probabilmente solo un impatto limitato sull’economia della zona euro, che rimane in rotta per una crescita robusta quest’anno e il prossimo.

Al quadro vanno aggiunte anche le minute dell’ultima riunione della Bce, dove emerge che la nuova guidance “non implica necessariamente tassi bassi per più tempo“, se vengono raggiunti gli obiettivi d’inflazione. Anche perché per la prima volta dopo molto tempo, la BCE parla di rischi al rialzo per le prospettive di inflazione a medio termine, anche se “il quadro dell’aumento è per lo più transitorio”.

Per queste ragioni i mercati hanno drizzato le antenne sulla possibilità che la ripresa economica salda spinga la BCE a rivedere la sua politica monetaria ultra accomodante.
Tuttavia, anche se la banca centrale ha aperto a questa possibilità in maniera molto sfumata, comunque ci vorrà del tempo prima di una decisione vera e propria.
Va evidenziato però che alcuni governatori (quelli più falchi, ossia tedeschi e belgi) hanno mantenuto le loro riserve rispetto all’idea di non aumentare i tassi finché l’inflazione raggiunge il 2%molto prima” della fine del suo orizzonte di proiezione, affermando che potrebbe essere considerata soggetta a maggiore incertezza rispetto a previsioni a più breve termine.

Nel frattempo, la minaccia maggiore continua a chiamarsi Covid. “La diffusione delle nuove varianti continua a essere una delle principali preoccupazioni per la ripresa economica globale e dell’area dell’euro“, sottolinea la BCE.

Euro-Dollaro su 1,17

Sul fronte valutario intanto l’euro è rimasto vicino a 1,17 dollari, mentre gli investitori attendono il discorso del presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell al simposio di Jackson Hole venerdì.
All’inizio della settimana, i solidi dati PMI hanno mostrato che la crescita dell’attività del settore privato nell’Eurozona si è attestata ai massimi da 15 anni ad agosto, anche se la produzione si è espansa di meno da febbraio a causa di diffusi ritardi nella catena di approvvigionamento.
La valuta comune rimane comunque vicina a $ 1,167, il livello più debole da novembre 2020.

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