Un’altra turbolenta settimana sui mercati finanziari si chiude con i dati sul lavoro opachi dagli Stati Uniti, e con il dollaro che segna la più lunga serie negativa da quasi un anno (5 giorni) .
Il rapporto sull’occupazione Non Farm Payrolls di febbraio ha evidenziato la creazione di 151.000 nuovi posti di lavoro. Anche se è il 50esimo mese consecutivo di crescita dell’occupazione, il dato è inferiore alle previsioni di 160mila (a gennaio erano state create 125 mila buste paga).
Inoltre secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è intanto salito dal 4% al 4,1%, mentre il consensus prevedeva una conferma al 4%.
La crescita dei salari è rallentata allo 0,3%, come previsto. La retribuzione media oraria è cresciuta del 4% su base annua. Questo dato è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve, e suggerisce che il mercato del lavoro sta mostrando lievi segni di ammorbidimento.
Il report sul lavoro ha alimentato il nervosismo del mercato, già preoccupato dagli effetti della politica tariffaria di Trump sull’economia a stelle e strisce. Il rimane così sotto pressione, vicino a un minimo di quattro mesi di 103,7 di venerdì.
Intanto il rendimento dei Treasuries a 10 anni è salito verso 4,23%, dopo aver toccato il minimo di quattro mesi (4,16%) lunedì scorso.