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La FED spinge il Dollaro: stretta a marzo. Index sopra 96,4

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La banca centrale lascia i tassi invariati ma conferma che li alzerà a marzo, perché l’economia non ha più bisogno di un forte sostegno

Il meeting della FED conferma le aspettative: la banca centrale americana è prossima ad alzare i tassi di interesse.

Al termine della due giorni di riunione, l’istituto guidato da Jerome Powell ha lasciato il costo del denaro fermo fra lo 0 e lo 0,25%, ma afferma che “L’economia e il mercato del lavoro si sono rafforzati“, e per questo motivo “a breve sarà appropriato alzare i tassi di interesse“.
Se le attuali condizioni restano invariate, dice il presidente Jerome Powell, la Fed è dell’idea di un aumento dei tassi alla riunione di marzo perché l’economia non ha più bisogno di un forte sostegno.

I politici hanno inoltre deciso di continuare a ridurre il ritmo mensile degli acquisti netti di attività, portandoli a termine all’inizio di marzo.

Per quanto riguarda il bilancio di 8,9 trilioni di dollari, la riduzione inizierà dopo l’aumento dei tassi di interesse e la banca centrale intende ridurre nel tempo le proprie partecipazioni in titoli adeguando gli importi reinvestiti dei pagamenti principali ricevuti dai titoli detenuti nel System Open Market Account (SOMA).

Subito dopo il comunicato, il dollaro ha accelerato. L’Index ha esteso i guadagni a 96,4, il massimo di un mese.
Il cambio EUR-USD invece scivola sotto 1,125 e ancora più marcati sono i guadagni rispetto a Dollaro NZD e AUD.
Il rendimento dei Treasuries decennali sono corsi sopra l’1,8%, allontanandosi ulteriormente dai minimi di due settimane toccati all’inizio di questa settimana.

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