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Turchia, la CBRT taglia i tassi al 15%. USD-TRY sfiora 11,00

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La Banca centrale ha tagliato il costo del denaro di 100 punti base, e affermato che potrebbe fare lo stesso a dicembre

Dalla Turchia stavolta non arriva nessuna sorpresa negativa, ma tantomento positiva. La Banca centrale ha fatto quello che ci si aspettsava, ossia ha tagliato il costo del denaro di 100 punti base, portandolo al 15%. Ha inoltre affermato che potrebbe fare lo stesso a dicembre.
La prospettiva di questa mossa aveva già provocato una tempesta sulla Lira nei giorni scorsi, anche perché questo taglio giunge dopo una sforbiciata enorme (200 pb) a ottobre scorso e di 100 pb a settembre.


Dietro questo taglio, manco a dirlo, c’è ancora una volta la mano del presidente turco Erdogan, che sostiene una teoria non convenzionale secondo cui alti tassi causano inflazione, per cui li vuole bassi. Una teoria ribadita anche nella giornata di ieri, quando ha dichiarato che continuerà a lottare per abbassare i tassi di interesse.

Una scelta scriteriata e pericolosa, visto che il paese è alle prese con un’inflazione vicina al 20%, il più alto da gennaio del 2019 e ben al di sopra dell’obiettivo medio del 5%. Secondo la CBRT, si tratta in parte di una crescita temporanea, e l’inflazione dovrebbe scendere nel corso del 2022.

Dopo il meeting della CBRT, la La lira turca ha continuato il suo percorso al ribasso che ormai dura da tempo, perché gli investitori sono preoccupati per l’impatto dei tagli dei tassi sulla stabilità finanziaria ed economica.
Il cambio USDTRY ha aggiornato nuovi record storici oltre quota 10,9, arrivando ad accumulare una svalutazione di oltre il 30% sul dollaro USA nel 2021.
La lira valuta turca è quella con la peggiore performance dei mercati emergenti.

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