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Banxico, altra stretta da 25 pb. Ma l’USD-MXN continua a salire

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Si tratta del terzo aumento quest’anno, dopo quelli di giugno e agosto

La banca centrale del Messico rispetta la previsioni, e procede ad una stretta monetaria. Infatti la Banxico ha deciso di aumentare il tasso di interesse al 4,75% (+25 pb) nel meeting del 30 settembre. Si tratta del terzo aumento quest’anno, dopo quelli di giugno e agosto.

I policy makers messicani hanno affermato che gli shock che hanno aumentato l’inflazione sono transitori, ma a causa della loro varietà, entità e orizzonte esteso possono comportare rischi per le aspettative future. Al fine di evitare tali rischi, si è ritenuto necessario rafforzare l’orientamento di politica monetaria, adeguandolo alla traiettoria necessaria affinché l’inflazione converga verso l’obiettivo del 3% nell’orizzonte di previsione.

L’ultima lettura del tasso di inflazione del Messico, ha evidenziato una discesa al minimo di 5 mesi. Tuttavia il livello del 5,59% rimane molto superiore al target della Banxico. Tuttavia, la Banca Centrale ha detto di aspettarsi una crescita al 6,2% nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al precedente 5,7%. Il target potrebbe essere raggiunto nel terzo trimestre del 2023.

Sul fronte valutario, il peso sta vivendo una fase di forte debolezza, come vediamo sulla piattaforma del broker .

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Nonostante l’annuncio della stretta da parte della Banxico, il cambio USDMXN è salito sui massimi di 6 mesi oltre 20.7, uscendo da una fase laterale dove si trovata da diversi mesi.
Dopo aver tagliato le medie mobili 50 e 200, il cambio ha preso ulteriore slancio.
Il Peso affronta il sesto giorno di fila in calo, anche perché dall’altra parte c’è un “superDollaro”, che continua a correre (tanto che l’Index ha toccato un massimo di un anno) spinto dalle aspettative che presto cominceran il tapering della FED, e che la banca Usa potrebbe anticipare pure i tempi della stretta monetaria.

Sul Paese centroamericano pesa anche la situazione di forte indebitamento della compagnia petrolifera statale Pemex, menzionata come una passività per il rating del credito sovrano del Messico, facendo così pressione sulle attività finanziarie del paese.

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