Se n’è appena andato il terzo trimestre di un anno ancora complicato per il settore dell’auto. Le difficoltà hanno però fatto emergere alcuni marchi e scivolare altri, come evidenzia un’analisi condotta da Gabriel Debach di .
A livello di consegne ha brillato , capace di mettere a segno il suo miglior trimestre di sempre: 497.099 unità (di cui quasi 50 mila veicoli pescati dallo stock), riuscendo a ribaltare un consenso che le stimava intorno a 440-444 mila.
Tuttavia il record stabilito nel Q3 – evidenzia l’analista di – dovrà ora misurarsi con un quarto trimestre privo della spinta del credito fiscale statunitense da 7.500 dollari.
Il quarto trimestre servirà quindi a misurare quanto del rimbalzo vissuto nel Q3 sia ripetibile in condizioni “normali”, e quanto derivi da incentivi fiscali (che anche in Europa viaggiano a intermittenza).
Se è attesa da importanti sfide, la leadership BEV per volumi trimestrali resta in mano a . Il colosso cinese ha consegnato 582.522 unità elettriche.
Tuttavia, evidenzia l’analisi di , per la prima volta dopo anni c’è stato un raffreddamento, visto che settembre è stato negativo di circa il 5,5% su base annua e il terzo trimestre è stato leggermente sotto il livello del 2024. “È il segno che la guerra prezzi interna in Cina – sottolinea Gabriel Debach – dopo aver schiacciato i margini dei follower, ha iniziato a lasciare il segno anche sul leader“.
Intanto continua a espandersi in Europa. La prossima apertura della fabbrica in Ungheria sarà decisiva per mitigare l’impatto tariffario e difendere i volumi nel Vecchio Continente.
Se Tesla e sono le aziende più chiacchierate del settore, l’analista di sottolinea che il baricentro competitivo sta cambiando per l’emergere del blocco “tech-premium” cinese.
XPeng ha aumentato le sue consegne del 149% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. “Ma soprattutto – evidenzia Gabriel Debach – la penetrazione attiva dell’ADAS urbano sopra l’80% indica che il software viene usato, non solo venduto. È ciò che trasforma innovazione in ricavo ripetibile e fidelizzazione”.
NIO tocca 87.071 unità e completa la geometria a tre marchi, premium con NIO, famiglia con ONVO, city-car con FIREFLY. L’architettura a scambio batteria, ancora sottovalutata in Occidente, si sta ritagliando una nicchia efficiente dove la densità urbana e i cicli di utilizzo rendono la ricarica tradizionale un vincolo, sebbene le nuove ricariche veloci possano rappresentare un rischio societario.
Da segnalare che in Borsa proprio NIO è rimbalzato con un poderoso +122% nel Q3, che porta il progresso da inizio anno a +81%.
XPeng consolida la leadership tra i “tech-premium”: +32% nel trimestre.
Dietro di loro le performance migliori sono state quelle di Mazda e Suzuki, con +27% e +25% nel Q3, portando lo YTD rispettivamente a +1% e +25.
E i marchi europei? Il primo è BMW, +13%.

