Quella svizzera è la prima grande banca centrale ad effettuare una mossa accomodante dopo il lungo ciclo di strette per combattere l’inflazione
Quella svizzera è la prima grande banca centrale ad effettuare una mossa accomodante dopo il lungo ciclo di strette per combattere l’inflazione
A dicembre il tasso annuo di inflazione è salito all’1,7%, rispetto all’1,4% del mese precedente. Il dato risulta superiore alle aspettative di mercato
Settimana scorsa la Banca nazionale svizzera (BNS) ha mantenuto invariato il tasso di riferimento all’1,75% per la seconda riunione consecutiva
La valuta elvetica ha patito nelle ultime settimane la divergenza tra la politica monetaria nazionale e quella statunitense
Settimana scorsa la BNS ha lasciato il tasso di riferimento all’1,75%, interrompendo il ciclo di rialzi per la prima volta da marzo 2022
Questo report mette in discussione la capacità della BNS di mantenere un atteggiamento aggressivo
La Banca Centrale non esclude ulteriori strette nelle prossime riunioni qualora dovesse essere necessario
Il cambio USDCHF è sceso sotto 0,89, sfruttando anche la debolezza del biglietto verde
Il cambio rispetto al dollaro è sceso al di sotto di 0,89, il livello minimo da gennaio 2021, sfruttando anche la debolezza del biglietto verde
Il costo del denaro sale così ai massimi dal novembre 2008
Lo scivolone di Credit Suisse riporta a galla le preoccupazioni riguardo alla stabilità finanziaria globale