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Minute BCE: “troppo presto per cambiare la forward guidance”. Eur-Usd +0,40%

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Secondo la Eurotower la politica monetaria deve restare "paziente e persistente" ancora per un certo periodo di tempo

Dopo le minute del Fomc, sono stati pubblicati anche i verbali della BCE relativi al meeting del 24-25 gennaio. In quella occasione l’istituto centrale decise di lasciare i tassi di interesse fermi ai minimi storici e anche il piano di QE depotenziato sino a settembre 2018.

Ebbene, malgrado i dati confermino la crescita economica della Eurozona, i banchieri europei sono restii a modificare il loro atteggiamento di politica monetaria.
Prevale quindi la linea della prudenza, anche perché se è vero che l’inflazione sta accelerando, comunque siamo ancora lontani dal target del 2%. Riguardo alla dinamica dei prezzi le stime sono per una crescita del 1,5% nel 2018, 1,7% nel 2019 e 1,8% nel 2020.
Per questi motivi i banchieri hanno giudicato “prematuro” modificare la guidance.

Va detto che qualche voce contraria è stata comunque segnalata. C’è infatti chi avrebbe voluto l’abbandono dell’orientamento accomodante, come riflesso tangibile di una fiducia rafforzata in un aggiustamento prolungato del percorso dell’inflazione.

Nelle minute emerge un dibattito anche riguardo alla questione valutaria. L’apprezzamento recente del cambio euro-dollaro e la forte volatilità sono stati ritenuti frutto più che altro di una debolezza (peraltro transitoria) del biglietto verde piuttosto che dell’apprezzamento dell’euro.
E’ emerso anche il dubbio che non ci sia una strategia precisa del governo americano di svalutare il dollaro per aumentare la propria competitività sul commercio europeo.

Nel pomeriggio la major è andata in territorio ampiamente positivo, raggiungendo il livello 1.2331 (+0,40%). Euro forte anche nei confronti della sterlina ( a 0.8854, +0,33%) mentre va in deciso calo contro lo Yen giapponese ( a 131.65, -0,55%).

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