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NeoZelanda, la RBNZ non tocca i tassi e si mostra dovish: NZD in caduta

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Subito dopo la decisione della RBNZ il cross Nzd-Usd è crollato di oltre un punto e mezzo percentuale

La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha conservato il tasso di riferimento invariato all’1,75% ancora una volta. Una decisione che non sorpreso gli analisti, giunta nell’ultima riunione prima dell’insediamento di Adrian Orr (a marzo).

Nella sua valutazione delle condizioni economiche, il board della RBNZ ha evidenziato un rallentamento dell’attività economica nella seconda metà del 2017, ma con buone prospettive di crescita in futuro.
Riguardo all’inflazione (l’ultima rilevazione è stata in calo all’1,6% annuo) la banca centrale ritiene che le pressioni sui prezzi si ridurranno ancora, ma tuttavia le aspettative a lungo termine sono ben ancorate al 2% (il target è compreso tra 1-3%, con il valore medio che resta quello ideale).

L’istituto centrale australiano potrà così continuare a contenere la forza del “dollaro kiwi” (NZD) in modo da sostenere ancora l’inflazione e favorire una crescita più equilibrata. La RBNZ ha voluto spegnere sul nascere le speculazioni su un possibile rialzo anticipato dei tassi in scia alla FED.

Sul fronte valutario, subito dopo la decisione della RBNZ il cross NzdUsd è crollato di oltre un punto e mezzo percentuale verso quota 0,723. Dopo due mesi di ascesa, la coppia sembra adesso virare al ribasso con maggior decisione visto l’approccio molto dovish della RBNZ.

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