L’inflazione nel Regno Unito sale su base mensile, ma scende su quella annuale per la prima volta nell’ultimo semestre. Secondo l’Office for National Statistics (ONS), a dicembre i prezzi al consumo hanno registrato una crescita dello 0,4% (a novembre era +0,3%). Tuttavia su base annuale la crescita dell’inflazione passa dal 3,1% precedente al 3%, mostrando dunque una lieve decelerazione.
Delude soprattutto il dato core dell’inflazione (ovvero depurato delle componenti più volatili come cibo e carburanti). Infatti il +2,5% risulta minore rispetto al 2,7% di novembre ma anche rispetto alle attese che erano per un aumento del 2,6%.
Dopo questi dati, la sterlina ha cominciato dapprima a scendere ma poi si è mossa in ordine sparso contro le altre valute. In linea di massima però si tratta di variazioni lievi, in special modo per la coppia GbpUsd che si è ritirata dopo aver toccato i massimi post-Brexit nella sessione precedente. Possiamo vederlo grazie al broker .
Il cross EurGbp è sceso a 0,8880 nel tardo pomeriggio.
I mercati si interrogano su una eventuale pressione che i dati odierni potrebbero esercitare sulla Bank of England per aumentare i tassi. Al momento però uno scenario del genere non sembra probabile, e continuano a prevedersi solo due o tre rialzi nei prossimi 36 mesi.
