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Le minute del Fomc rafforzano l’idea di 3 rialzi dei tassi USA nel 2018

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La major EurUsd ha perso terreno calando a 1,2006 dollari da 1,2030. L'indice del dollaro americano è salito a 92,25

Sono stati resi noti i verbali relativi all’ultimo meeting di politica monetaria del Fomc. Verbali dai quali emerge rafforzata l’idea che la FED effettuerà i tre rialzi previsti dei tassi nel 2018 (Il mese scorso il FOMC ha alzato il tasso di interesse di riferimento dall’1,25% all’1,5%). Il primo è previsto a marzo.

Secondo la maggioranza dei membri del Fomc, occorre procedere con un “rialzo graduale” dei tassi. Dai verbali però emerge che i partecipanti al meeting hanno discusso anche dell’ipotesi di un rialzo dei tassi più rapido, connessi a particolari scenari economici. In special modo ciò potrebbe accadere qualora le pressioni inflazionistiche aumentino per via degli stimoli fiscali o a causa di condizioni finanziarie accomodanti.
Riguardo alla riforma fiscale di Trump, alcuni membri del board hanno espresso dei dubbi sull’impatto che essa avrà sulla spesa.

Complessivamente, date le migliori prospettive del FOMC riguardo l’andamento della produzione, dati i pochi cambiamenti nelle prospettive di inflazione e date le notizie economiche generalmente positive, si è rafforzata l’ipotesi di tre rialzi nel 2018, con il primo previsto a marzo.

L’effetto sul mercato valutario è stato quello di spingere il dollaro. La major EURUSD ha perso terreno calando a 1,2006 dollari da 1,2030. L’indice del dollaro americano è salito a 92,25, toccando un nuovo massimo giornaliero e poi ritirato leggermente.

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