Il Banco de México ha annunciato ieri sera l’aumento del tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 7,25% dal 7,00%. La decisione non è stata unanime, dal momento che un membro del consiglio ha votato per un rialzo dei tassi di 50 punti base (maggiore quindi di quanto effettivamente fatto).
Il nuovo governatore Diaz non ha quindi deviato dall’approccio di falco del suo predecessore sulla politica monetaria.
L’istituto centrale messicano ha evidenziato un rischio deterioramento per l’inflazione, di recente salita al 6,63%. Secondo la Banxico riuscire a spingerla verso il target del 3% sarà molto complicato, anche se ci si aspetta che raggiungerà l’obiettivo verso la fine del prossimo anno.
La politica monetaria messicana sarà ancora tema delicatissimo, a maggior ragione perché bisogna vedere come si svilupperò il rapporto con gli USA e come verrà rinegoziato il NAFTA.
Dopo la decisione della Banxico, il peso sta ancora perdendo terreno contro il dollaro. Nell’ultima settimana la coppia UsdMxn ha perso oltre 1 punto percentuale, che arrivano a 8 se consideriamo l’ultimo trimestre. Discorso sostanzialmente analogo alla coppia EurMxn (che nell’ultimo trimestre ha guadagnato il 6%).
