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Petrolio, scorte in calo come atteso. Brent e WTI marciano forte

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La variazione settimanale delle scorte registra una riduzione di 1,855 milioni di barili. Le previsioni parlavano di una contrazione di 1,5 milioni

Stavolta i dati sulle scorte di petrolio non hanno tradito le aspettative, viaggiando al ribasso come (e anche oltre) avevano previsto gli economisti. Secondo il report pubblicato dall’EIA (Energy Information Administration) la variazione settimanale delle scorte registra una riduzione di 1,855 milioni di barili. Le previsioni parlavano di una contrazione di 1,5 milioni. Già ieri i dati dell’API avevano mostrato una contrazione delle scorte di rilevate di oltre 6,35 milioni di barili.
Rimangono stabili le riserve di benzina, mentre gli stock di distillati sono cresciuti di 269mila barili.

Dopo questi dati, i prezzi del petrolio hanno proseguito la marcia al rialzo. Il future sul guadagna lo 0,76% e si porta a 63,04 dollari al barile, mentre il derivato sul segna un rialzo dell’1,76% a 57,85 dollari.

L’attenzione degli operatori resta concentrata comunque sul prossimo meeting dell’Opec in calendario allo scadere di novembre, che dovrebbe confermare i tagli produttivi. Secondo gli ultimi rumors la Russia è ancora indecisa se aderire al piano se si deciderà per la sua estensione. Ad ogni modo al momento gli investitori sembrano essere sicuri che avverrà il prolungamento dei tagli alla produzione, una misura che potrebbe adattare l’output alla domanda globale.

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