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Gran Bretagna, inflazione stabile ma sotto le attese. GBP in calo nel Forex

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La Bank of England pur alzando i tassi ha avuto un approccio molto dovish riguardo al futuro della politica monetaria britannica

Arrivano cattive notizie sul fronte macro per il Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics (ONS), a ottobre i prezzi al consumo sono cresciuti appena dello 0,1% contro il +0,2% stimato dagli analisti (e lo 0,3% del mese prima). Su base annuale l’inflazione si conferma al 3%, anche in questo caso meno rispetto alle attese degli analisti (+3,1%). Il dato core dell’inflazione (che esclude le componenti più volatili) si conferma al 2,7%.

Sul fronte valutario, la sterlina ha accusato pesanti perdite oggi contro l’euro. Il cambio EurGbp guadagna quasi un punto percentuale e viaggia verso 0,89 (nell’ultima settimana guadagni per 2 punti percentuali).
Rispetto al dollaro (a sua volta debole oggi), la valuta britannica ha avuto invece un incremento. Al momento il cross Gbp-Usd viaggia a quota 1,315. Tuttavia va ricordato che nell’ultimo mese questa coppia ha perso circa un punto e mezzo percentuale (fonte grafica broker ).

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L’instabilità politica e i pochi progressi registrati sul fronte dei negoziati con la Brexit stanno continuando a penalizzare la sterlina.
Il braccio di ferro tra Bruxelles e Londra va avanti e in proposito il segretario per la Brexit – David Davis – ha detto che c’è il 50% di possibilità di fare un passo avanti nei colloqui entro dicembre.

Ricordiamo inoltre che la Bank of England di recente, pur alzando i tassi ha avuto un approccio molto dovish riguardo al futuro della politica monetaria britannica. Questi dati riguardo l’inflazione confermano che non si trattava affatto di un eccesso di prudenza, ma di timori concreti riguardo le prospettive future dell’economia britannica. Da qui l’ondata di pessimismo sulla sterlina.

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