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Svizzera, flop inflazione. Usd-Chf oltre la parità

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I prezzi al consumo salgono meno delle aspettative. Il Franco resta debole contro le altre valute principali

Non arrivano dati entusiasmanti dalla Svizzera. Ci si aspettava uno scatto in avanti riguardo i prezzi al consumo, ma le aspettative sono andate deluse. Secondo il report del Bundesamt für Statistik (Bfs, l’ufficio nazionale di statistica elvetico), l’inflazione è rimasta stabile allo 0,7% annuo, mento dello 0,8% del consensus (ma comunque ai massimi dal 2011).
Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo è allo 0,1%, stabile rispetto a settembre ed inferiore allo 0,2% atteso dagli economisti.

La ripresa che aveva avuto l’inflazione nei mesi scorsi aveva permesso alla BNS di alleggerire un po’ di pressione, riducendo il ritmo e l’entità dei suoi interventi sul mercato forex.

Ricordiamo che l’istituto centrale elvetico ha sottolineato più volte di ritenere sopravvalutato il Franco Svizzero. Nell’ultimo meeting di politica monetaria ha lasciato il tasso di interesse a -0,75%, mentre la fascia obiettivo per il Libor a tre mesi resta invariata in un intervallo compreso fra -1,25% e -0,25%.
Il prossimo appuntamento con l’istituto svizzero è fissato per dicembre, ma difficilmente l’istituto elvetico muoverà qualcosa.

Sul fronte valutario, il Franco svizzero viaggia senza grandi scossoni. Tuttavia nell’ultimo periodo è andato giù contro gran parte delle altre valute principali.
Nell’ultimo semestre il cross EurChf è salito quasi del 7% (oggi viaggia a 1,611) mentre la major UsdChf ha guadagnato quasi un punto percentuale solo nell’ultima settimana, tornando oltre la parità (1,0015). Guadagna lo 0,30% il cross GbpChf, a quota 1,3122.

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