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Petrolio, scorte ancora in calo. Brent e WTI vanno in picchiata

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Giornata di profondo calo nelle quotazioni del petrolio, nel tardo pomeriggio si assiste ad una lieve ripresa

Per la terza settimana di fila l’EIA rileva un calo degli stock di greggio negli USA. Secondo il report della divisione del Dipartimento dell’Energia americano, le scorte di petrolio sono risultate in calo di 2,8 milioni a 462,2 MBG nella settimana terminata il 6 ottobre 2017, mentre ci si attendeva una discesa di 400 mila barili.
Nel frattempo gli stock di distillati sono scesi di 1,5 milioni a 134 MBG, mentre le scorte di benzine sono aumentate di 2,5 milioni a 221,4 MBG. Le riserve strategiche di petrolio scendono a 672,4 MBG.

Va detto che ieri l’API (American Petroleum Institute) ha comunicato che gli stock petroliferi statunitensi sono aumentati di 3.097 milioni di barili alla fine della scorsa settimana, superando l’aspettativa del mercato.

A completare il quadro ci sono le stime dell’Agenzia internazionale dell’Energia (AIE) che ha confermato le stime di crescita della domanda globale di petrolio. Per il 2017 è attesa una crescita di 1,6 milioni di barili al giorno, che poi dovrebbe rallentare nel 2018 a +1,4 milioni di barili al giorno toccando quota 99,1 milioni.

Questa fotografia del mercato aveva innescato un profondo calo nelle quotazioni del petrolio, alle quali è seguita solo una lieve ripresa dopo i dati dell’EIA. Il Brent era sceso sotto quota 56 dollari, per poi risalire a 56,30. Il WTI invece si era spinto al ribasso fino a raggiungere quota 50,2 dollari al barile (-1,93%) per poi risalire leggermente dopo i dati EIA sulle scorte.

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