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La Germania appesantisce l’Euro. Dopo le elezioni Eur-Usd sotto 1,19

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Euro messo sotto pressione dai venditori, nel pomeriggio si attende l'intervento di Draghi

L’esito elettorale tedesco appesantisce l’euro, che va in discesa sui mercati valutari. Come era prevedibile Angela Merkel ha vinto, ma contrariamente alle previsioni ha ottenuto un consenso debole. A pesare di più sullo scenario dell’Eurozona è più che altro l’avanzata dell’estrema destra di AFD, diventato ora il terzo partito tedesco. Proprio questa presenza fa capire che qualche nube all’orizzonte c’è, e potrebbe pesare sulla stabilità dell’Eurozona.
Anche l’indebolimento dei socialdemocratici di Martin Schulz avrà il suo peso. Infatti questo potrebbe accrescere il vigore delle spinte “hawkish” dei membri della Bundesnbank, e di conseguenza la pressione sulla BCE affinché avvi il processo di tapering.

Già al momento dei primi dati l’euro è stato messo sotto pressione dai venditori, scendendo sotto la soglia di 1,19. Ad una lieve ripresa ha fatto poi seguito una ulteriore scivolata. Poco prima di pranzo il cambio arriva a quota 1,188 (-0,6%).

Va detto che le ripercussioni del voto tedesco sui mercati valutari non sono ancora del tutto chiari, tenuto conto che molti stanno metabolizzando la situazione e attendono anche l’intervento odierno di Draghi, che potrebbe fare accenno proprio alla Germania e agli sviluppi monetari in Eurozona.
Rispetto alle altre valute, l’euro è in calo anche contro la sterlina ( -0,57%) e sullo Yen ( -0,53%).

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