L’esito elettorale tedesco appesantisce l’euro, che va in discesa sui mercati valutari. Come era prevedibile Angela Merkel ha vinto, ma contrariamente alle previsioni ha ottenuto un consenso debole. A pesare di più sullo scenario dell’Eurozona è più che altro l’avanzata dell’estrema destra di AFD, diventato ora il terzo partito tedesco. Proprio questa presenza fa capire che qualche nube all’orizzonte c’è, e potrebbe pesare sulla stabilità dell’Eurozona.
Anche l’indebolimento dei socialdemocratici di Martin Schulz avrà il suo peso. Infatti questo potrebbe accrescere il vigore delle spinte “hawkish” dei membri della Bundesnbank, e di conseguenza la pressione sulla BCE affinché avvi il processo di tapering.
Già al momento dei primi dati l’euro è stato messo sotto pressione dai venditori, scendendo sotto la soglia di 1,19. Ad una lieve ripresa ha fatto poi seguito una ulteriore scivolata. Poco prima di pranzo il cambio arriva a quota 1,188 (-0,6%).
Va detto che le ripercussioni del voto tedesco sui mercati valutari non sono ancora del tutto chiari, tenuto conto che molti stanno metabolizzando la situazione e attendono anche l’intervento odierno di Draghi, che potrebbe fare accenno proprio alla Germania e agli sviluppi monetari in Eurozona.
Rispetto alle altre valute, l’euro è in calo anche contro la sterlina ( -0,57%) e sullo Yen ( -0,53%).