Con una mossa solo parzialmente a sorpresa, la Banca del Canada ha aumentato il tasso di interesse di riferimento di un quarto punto portandolo all’1%. Si tratta del secondo ritocco dopo quello fatto a luglio (che era stato il primo dopo 7 anni), che riporta il costo del denaro a livelli che non si vedevano dal 2014.
“I dati economici sono stati più forti del previsto di recente – ha commentato la Bank of Canada – sostenendo la prospettiva che la crescita stia diventando più ampia e autosufficiente. La spesa per i consumatori rimane robusta, sostenuta dalla continua crescita dell’occupazione e della crescita del reddito”. Fattori positivi che hanno spinto l’istituto centrale al secondo ritocco dei tassi. Va anche ricordato che pure l’inflazione ha fatto segnare qualche progresso (ad agosto 1,2%).
La decisione della BoC ha spinto con forza il loonie sul mercato valutario. Il dollaro canadese infatti continua la sua marcia contro quello americano, con sceso a quota 1.22309 (-1.20%).
La coppia ha ripreso una prolungata fase ribassista da metà agosto quando era arrivata a lambire 1,28 (fonte grafica broker ).
Il loonie guadagna terreno anche nei confronti dell’euro.
La coppia EurCad viaggia infatti a quota 1.4608 in calo di quasi un punto percentuale. Il trend ribassista è molto più marcato negli ultimi giorni, da quando cioè il dollaro canadese ha infranto la quota psicologica di 1,50.
