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Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), weekend all’insegna delle prese di profitto

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Un dato fa riflettere: 5 dollari investiti in Bitcoin durante la crisi dei subprime varrebbero ora 4,4 milioni di euro

Il fine settimana per le criptovalute è all’insegna delle prese di profitto. Il Bitcoin ha vissuto alcuni giorni di ennesimo rally, con il valore che è schizzato sopra i 5 mila dollari (fino a 5.013,91 dollari) superando l’ennesima soglia psicologica e toccando un nuovo record storico. E pensare che nel 2013 valeva circa 30 euro, e che 5 dollari investiti in Bitcoin durante la crisi dei subprime varrebbero ora 4,4 milioni di euro.

Peraltro va sottolineato che l’ultimo rally è avvenuto proprio in concomitanza con alcune lamentele da parte dei clienti, che hanno denunciato ritardi nell’accedere ai loro fondi e problemi nelle transazioni. A causa del balzo dei volumi, da inizio anno sono state circa 300 le denunce giunte al Consumer Financial Protection Bureau riguardo Coinbase, il più popolare servizio on line di trading delle valute virtuali. E malgrado questo, il Bitcoin continua a volare, e continua a fare da trampolino di lancio alla nascita e alla crescita di altre monete digitali.

Ma intanto, tornando alla stretta attualità, il weekend è fatto di cali. Sulla piazza statunitense Bitfinex il Bitcoin è ridisceso a circa 4500 dollari, come vediamo grazie alla piattaforma , uno degli operatori più apprezzati dai trader.

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Per quanto riguarda Ethereum, il rivale più vicino al Bitcoin in termini di capitalizzazione, c’è stato un calo fino a 333,06 dollari dopo essere giunto sui 400 dollari sabato. Il suo movimento sta “seguendo” a distanza quello della criptovaluta più famosa da un po’ di tempo.

Va evidenziato un aspetto: il fenomeno criptovalute continua nel frattempo ad attrarre sempre più investitori. Basta pensare che solo nell’ultimo mese la capitalizzazione complessiva è schizzata da 160 a 180 miliardi di dollari.

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