Ancora un calo per le scorte di greggio (si tratta del quinto consecutivo), ma stavolta la diminuzione è minore di quella prevista dai mercato. Secondo il report pubblicato dal EIA, ovvero la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, le scorte durante l’ultima settimana di luglio sono risultate in diminuzione di 1,5 milioni a 481.9 MBG, rispetto ai 483,4 MBG della scorsa settimana. Le previsioni però ipotizzavano un calo maggiore, pari a 3 MBG.
Nel frattempo gli stock di distillati sono scesi di 0,2 milioni di barili a 149,4 MBG. Migliore delle attese il dato sullo stock di benzina (-2,5 mln di barili, consensus -0,63 mln, rilevazione precedente -1,01 mln). Le riserve strategiche di petrolio rimangono invariate a 678,9 MBG.
Dopo questi dati, i prezzi del petrolio sono andati in discesa. Il future sul Light crude è giunto a quota 48,8 dollari al barile (calo dello 0,3%), mentre quello sul Brent è scivolato dello 0,26% a 51,5 dollari.
Ricordiamo che un cattivo segnale era giunto dalla conta settimanale delle perforazioni attive Usa che ha mostrato un aumento di 8 unità che porta il saldo in rialzo dal 29 luglio 2016 a ben 495 nuove performazioni negli Stati Uniti.
