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L’India taglia i tassi (4%). Il cross Usd-Inr infrange il supporto di 64

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L'elemento che ha innescato la decisione è la dinamica debole della crescita oltre che la situazione dell'inflazione

Alla terza riunione bimestrale di politica monetaria, i responsabili della Reserve Bank of India hanno votato per abbassare il costo del denaro. La banca centrale dell’India ha infatti tagliato il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo al 6,00%, portandolo a livelli che non si vedevano dal 2010. Una misura analoga era stata presa a ottobre 2016.
Il governatore Urjit Patel e altri tre hanno votato a favore del taglio, mentre un solo membro ha votato per la riduzione ancora più marcata, ovvero di 50 punti. C’è anche un altro componente del board che era favorevole al mantenimento dello status quo.

L’elemento che ha innescato la decisione è la dinamica debole della crescita oltre che la situazione dell’inflazione, che è ancora troppo debole (a luglio è scesa all’1,54% mentre il target è del 4%, con margine di tolleranza accettabile di +/-2%).

A seguito di questa decisione, il cross UsdInr è sceso infrangendo il supporto posto a quota 64 e raggiungendo livelli più bassi da agosto 2015 a quota 63,69. Da inizio anno la valuta indiana ha guadagnato diversi punti percentuali nei confronti del dollaro (il cross viaggiava a quota 68).
La rupia è stata abbastanza stabile negli ultimi due mesi, cosa fondamentale per gli investitori stranieri che sono affamati di rendimento. Questo ha favorito azioni e titoli di debito indiani (la vendita all’estero di titoli ha raggiunto livelli record).

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