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Svizzera, inflazione ancora giù. Il cross Eur-Chf si avvicina a quota 1,10

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Nel corso dell'ultima riunione di politica monetaria aveva visto la Schweizerische Nationalbank (BNS) confermare i tassi al minimo di -0,75%

Continua ad essere la deflazione il grosso incubo per la Svizzera e la Schweizerische Nationalbank (BNS). I dati resi noti ieri evidenziano infatti un nuovo calo dei prezzi al consumo, dopo il rialzo della rilevazione precedente. Dallo 0,5% l’inflazione è scesa infatti allo 0,2%.

Di recente la Banca Svizzera aveva rivisto le proprie stime sui prezzi per gli anni 2018-2019. Per il 2018 era scesa a 0,3%, mentre per il 2019 era passata al 1% dal precedente 1,1% (circa la crescita, le aspettative sono dell’1,5% per quest’anno).
Oggi intanto la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ha evidenziato che a giugno il tasso di disoccupazione in Svizzera è passato dal 3,1% di maggio al 3%. La rilevazione è in linea con il consensus. La disoccupazione giovanile (età tra 15 e 24 anni) è scesa al 2,6% dal 2,7% di maggio (2,9% in aprile).

Nel corso dell’ultima riunione di politica monetaria aveva visto la Schweizerische Nationalbank (BNS) confermare i tassi al minimo di -0,75%. Nessun ritocco quindi al Libor, e ancora avanti con la politica espansiva.
Il punto è che la BNS mentre da un lato non ottiene risultati neppure con una politica ultra-espansiva, dall’altra non può fare altre mosse di politica monetaria (per arginare la forza del Franco) onde evitare che ci sia una fuga di capitali.

Sul mercato valutario, il CHF perde ancora terreno contro l’euro, e ormai il cross EurChf è in prossimità di quota 1,10. Soglia che dal punto di vista psicologico è estremamente importante. Possiamo vederlo sulla piattaforma del broker .

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Rispetto al dollaro invece la situazione è opposta. Anche se oggi il cross UsdChf prende quota, è ormai un mese che è stabilmente sotto la parità (oggi 0,964).

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