Ancora una volta tutto è andato secondo le previsioni. La BCE conferma i tassi di interesse allo zero e non si sbilancia su un futuro cambio di rotta nella politica monetaria. Draghi conferma che servirà nei prossimi mesi una nuova spinta dell’inflazione (che di recente si è indebolita) per pensare di cambiare lo status quo, tenuto soprattutto conto che le nuove stime di inflazione della Bce sono di +1,5% per quest’anno dal +1,7% indicato in precedenza, +1,3% per il 2018 (da +1,6%) e +1,6% da +1,7% per il 2019.
L’Eurotower ha quindi rimandato di fatto il tapering, ovvero la riduzione di stimoli monetari, come invece chiesto più volte dai vari “falchi”. Confermato quindi il ritmo mensile di 60 miliardi di euro di acquisti di asset, sino alla fine di dicembre 2017.
Del resto la Banca Centrale ha sempre dimostrato di non avere alcuna fretta di modificare la propria posizione accomodante.
Sui mercati valutari la moneta unica oggi scende un po’ ma nel complesso rimane ancora forte e solida. Tuttavia in assenza di cambi di rotta della BCE servirà il ritorno a dati macro convincenti per sostenere ancora questo apprezzamento.
Al momento si registra un calo della coppia EurUsd (a quota 1,1180 dollari) come vediamo con il broker .
