Si avvicina sempre di più il rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La scorsa notte infatti, dagli USA è giunta la “voce” del Fomc – organo di politica monetaria della FED – che ha chiarito la situazione esistente con una frase che dice molto (ma non tutto): “Presto sarà appropriato alzare il costo del denaro”.
La frase, contenuta nei verbali dell’ultimo meeting del Federal Open Market Committee, spiega al tempo stesso sia perché in quella riunione si decise di mantenere i tassi invariati nell’intervallo tra lo 0,75 e l’1%, sia che l’idea di procedere ad una ulteriore stretta monetaria è stata solo rinviata di poco. Giugno appunto.
C’è però una condizione da rispettare: “i report economici devono rimanere in linea con le stime”. In sostanza, la crescita deve confermarsi solida anche dopo aver alleggerito l’economia di stimoli monetari nei mesi scorsi.
I future Fed Funds danno all’80% la possibilità che ci sia una stretta a giugno.
La banca centrale Usa, inoltre, dovrebbe ridurre in maniera graduale il bilancio che è esploso con la crisi finanziaria. E’ balzato dai 1.000 miliardi di dollari di prima del 2008 agli attuali 4.500 miliardi di dollari. Gli investitori sono concentrati proprio sulle modalità con cui la FED inizierà a ridurre il suo bilancio.
Il probabile rialzo di giugno potrebbe spingere il dollaro nel Forex oggi, anche se va detto che gli investitori (come dimostrano i Fed Funds) già hanno ampiamente considerato il fatto che ci sarà un aumento dei tassi a breve.
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