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Macron spinge il cross Eur-Usd verso 1,10. Dati USA flop, ma Trump ha un motivo per gioire

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La valuta unica raggiunge livelli che non si vedevano da novembre, spinta dai dati macro e dalle elezioni francesi

Il cross euro-dollaro continua a marciare al rialzo, e giunge a livelli che non si vedevano dal giorno delle elezioni USA, a novembre. Da una parte c’è la sempre più probabile vittoria di Macron alle presidenziali a spingere la valuta del vecchio continente, mentre sulla sponda americana ci sono dei dati deludenti e una Fed costretta a rinviare forse a giugno il rialzo dei tassi, malgrado mostri un volto ottimista riguardo l’evoluzione dell’economia USA.

Il rally dell’euro contro il dollaro () è il succo della giornata sui mercati valutari, che in attesa dei dati sui Non Farm Payrolls di domani (il vero clou della settimana) in serata apprendono la notizia che Donald Trump può festeggiare il suo primo successo politico: la Camera americana ha infatti approvato con 217 voti contro 213 il progetto di legge che abolisce e sostituisce la riforma sanitaria messa in campo dai democratici (l’Obamacare, riforma simbolo dell’ex presidente).

Tornando alle vicende del Forex, il cross euro/dollaro si mantiene sopra la soglia di 1,097 e adesso la valuta comunitaria intravede quota 1,10 grazie alla spinta di Macron.

Il candidato europeista infatti è in netto vantaggio in vista del duello con la Le Pen.
A questo si aggiungono anche alcuni dati molto confortanti sul fronte macro, riguardo l’andamento del settore manifatturiero e il PIL del primo trimestre.


In America invece rallentano il passo gli ordinativi all’industria, dopo un mese di febbraio positivo. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, a marzo l’aumento è stato molto modesto: 0,2%, le attese erano per un incremento dello 0,4%. E poi ci sono i dati deludenti su produttività e costo lavoro, malgrado il crollo delle richieste di sussidio ai minimi degli ultimi 17 anni.

La FED intanto ha deciso di lasciare i tassi inalterati dopo averli alzati a marzo. Diventa probabile un rialzo degli stessi nel prossimo meeting prima dell’estate, anche alla luce delle dichiarazioni ottimistiche dello stesso istituto centrale americano. Ricordiamo che il cronoprogramma dovrebbe prevedere altri due ritocchi entro la fine del 2017.

Dal punto di vista tecnico, la rottura della barriera 1.0950 ha aperto la porta a prospettive inimmaginabili poco tempo fa. Vedremo cosa succederà al probabile test della prossima resistenza rilevante che si trova alla soglia psicologia di 1.1000. Sopra quella zona, la prossima resistenza potrebbe essere vista a 1.1040.

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