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Bitcoin, marcia da record. Sfondato il muro dei 1300 dollari e continua a salire

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I prezzi dei Bitcoin sono cresciuti del 35% dall'inizio dell'anno, a dispetto della scissione che si sta consumando dentro la comunità

La settimana scorsa è stata ancora una volta d’oro per le criptovalute: Ether, Litecoin, Dash e ovviamente il più famoso di tutti . La capitalizzazione di quest’ultimo è ormai in orbita 22 miliardi, mentre il prezzo del Bitcoin è arrivato a nuovi valori record, oltre i 1300 dollari. Al momento quota 1369,91.

I prezzi dei criptovaluta più famosa al mondo sono cresciuti del 35% dall’inizio dell’anno, a dispetto della scissione interna nell’ambito della comunità che lo gestisce. Non c’è infatti ancora verso di trovare un punto di intesa sulle evoluzioni possibili del sistema. Va messo in evidenza che durante gli ultimi mesi (anzi anni) il trend è rimasto sempre positivo, seppure risentendo di forti oscillazioni.

Una grossa spinta al Bitcoin l’ha data la SEC (Securities and Exchange Commission, una sorta di Consob made in USA), che dopo aver bocciato per due volte richieste di istituzione di altrettanti Etf sui , ha annunciato di voler rivedere una di queste decisioni. Malgrado molti analisti non credano che ci sarà un esito diverso dalla revisione, si tratta di un segnale importante.
Un altro slancio è arrivato dal Giappone, che nei giorni scorsi ha riconosciuto ufficialmente i Bitcoin come valuta legale.

Di segno opposto la spinta che arriva dalla Cina, dove la PBOC ha condotto una serie di ispezioni sulle principali piattaforme commerciali per Bitcoin, per verificare la presenza di manipolazione del mercato e riciclaggio di denaro. Questo ha provocato una discesa di volume al 20% in marzo. Dal 10 aprile inoltre, OKCoin che è una delle prime tre piattaforme in Cina, ha ridotto alcuni servizi allo scopo di prevenire il riciclaggio di denaro.

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