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Eurozona, inflazione vicina al target BCE. Ma non ci sarà alcuna svolta monetaria

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I prezzi nell'eurozona salgono all'1,9% secondo la stima flash. Ma la BCE ha già annunciato che non ci sarà la stretta monetaria

C’è sempre l’inflazione al centro delle tematiche riguardanti l’Eurozona. Ad aprile, secondo la stima flash fornita da Eurostat, i prezzi al consumo saliranno dell’1,9% – meglio delle aspettative che erano dell’1,8% – e quindi in deciso aumento rispetto dal dato precedente (1,5%).
L’inflazione core – ovvero quella che esclude le componenti maggiormente volatili – ha allungato il passo all’1,2% dallo 0,7% precedente e contro l’1% del consensus, mentre quella che esclude solo l’energia è attesa all’1,3%.

Siamo quindi vicini al target fissato dalla BCE, ma non è ancora stato centrato. Tuttavia non ci sono state grosse ripercussioni nel Forex, dal momento che il commento a questo risultato è stato dato… in anticipo da Draghi.

Ieri il numero uno della BCE aveva ribadito ancora una volta che, sebbene l’Europa sia in crescita dal punto di vista economico, le condizioni non sono ancora tali da fare ritenere che l’inflazione rimarrà a livelli accettabili senza l’aiutino esterno dell’istituto centrale europeo. Di fatto quindi ha respinto al mittente le richieste di una stretta monetaria. Del resto proprio ieri non vi è stata alcuna decisione nuova sul tasso di interesse e sulla politica monetaria della Banca Centrale Europea, a conferma che si vuole mantenere l’allentamento.

Sul mercato valutario, oggi l’euro ha spinto al rialzo contro il dollaro () tornando in area 1,09 (resistenza vista a quota 1,0946 e successiva a 1,1039. Supporto a 1,0853).

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