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Petrolio, crollano le scorte USA. Brent e WTI accusano il colpo sul mercato

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Inatteso calo delle scorte secondo le rilevazioni EIA. Dopo una mattinata al rialzo, Brent e WTI mettono la retromarcia

Dopo l’inatteso incremento, arriva anche l’inatteso crollo. Le scorte di petrolio fanno su e giù e oggi registrano un altro dato che spiazza gli analisti. Secondo la rilevazione del EIA (divisione del Dipartimento dell’Energia americano) gli stock di petrolio nella settimana al 7 aprile 2017 sono risultate in calo di 2,2 milioni di barili a 535,4 MBG. Le aspettative del mercato invece erano per un incremento di 0,08 milioni.

Riguardo gli stock di distillati, è stata registrata una discesa di 2,2 milioni di barili a 150,2 MBG, contro attese che indicavano una contrazione di 0,9 milioni, mentre le scorte di benzine sono diminuite di 2,9 milioni a 236,1 MBG (-1,7 milioni il consensus). Le riserve strategiche di petrolio sono pari a 695,1 MBG della settimana precedente.

Arrivano inoltre i dati riguardanti la produzione dei Paesi OPEC. C’è stato un calo di 152.700 a 31,9 milioni barili giornalieri (riduzioni in Libia, Nigeria, Emirati Arabi e Iran). La domanda annua di greggio del Cartello è fissata a 32,2 milioni di barili.

Come era logico aspettarsi, dopo una prima fase di seduta in cui i prezzi di WTI e Brent erano andati ancora al rialzo, c’è stata una brusca frenata e il passaggio in territorio negativo.

Se la politica dei tagli OPEC funziona, rimane il timore che i suoi effetti possano essere sterilizzati dalla produzione degli Stati Uniti, che dovrebbe aumentare nel corso dell’anno.

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