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Effetto Yellen, l’USD guadagna su tutte le major. Resiste solo il “rifugio sicuro” Yen

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Dal punto di vista tecnico sarà interessante vedere i movimenti che ci saranno dopo il meeting BCE di giovedì

Le dichiarazioni rese alla fine settimana scorsa dalla presidente FED, Janet Yellen, imprimono la prima direzione ai mercati valutari, che oggi hanno aperto con il dollaro in rialzo nei confronti di quasi tutte le major, ad eccezione dello Yen che invece si sta apprezzando sul biglietto verde.


La numero uno della FED ha di fatto annunciato l’imminente rialzo dei tassi di interesse, escludendolo solo in caso di clamorosi ribaltoni macro. Tenuto conto però che l’unico dato che potrebbe condizionare lo scenario sono le Non Farm Payrolls di venerdì prossimo, sembra difficile immaginare che a metà marzo non ci sarà il tanto atteso aumento del costo del denaro.
A maggior ragione se consideriamo che gli analisti si attendono un incremento di ben oltre le 100mila unità (la soglia considerata positiva dal punto di vista della FED).

Le condizioni per una stretta monetaria ci sono tutte: evoluzioni positive dell’economia USA, mercato del lavoro vicino alla piena occupazione e inflazione che si muove verso il 2%.
Meglio di così…

Questa mattina la valuta statunitense intanto è in lieve salita nei confronti dell’euro (che venerdì scorso aveva piazzato un bello scatto, guadagnando oltre un punto percentuale). La coppia EurUsd è tornata sotto quota 1,06 e al momento scivola di circa 0,20%.
Vediamo l’andamento recente di questo cross nel grafico di .
eur-usd-etoro-6-3-2017.jpg

Dal punto di vista tecnico sarà interessante vedere i movimenti che ci saranno dopo il meeting BCE di giovedì (che arriva in un contesto di profonda incertezza, dato dalle prossime elezioni in Olanda e Francia), perché il supporto individuato a quota 1,0543 potrebbe vacillare. L’area di resistenza stimata a quota 1,0655 invece difficilmente verrà aggredita tenuto conto che il mercato si prepara a prezzare (più di quanto non stesse facendo già) il rialzo dei tassi FED a metà marzo.

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