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Le minute della FED lasciano in piedi i dubbi sul rialzo dei tassi. Usd piatto nel Forex

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Dai verbali emerge una grossa incertezza riguardo il possibile impatto delle politiche che saranno adottate da Trump

Le tanto attese minute della Federal Reserve non hanno prodotto alcuno scossone. Semmai hanno contribuito a lasciare la convinzione che marzo potrebbe non essere il momento giusto per il rialzo dei tassi.
La frase chiave contenuta nelle minute della Fed (rese note nella tarda serata di ieri) è: “Nuovi rialzi dei tassi potrebbero arrivare piuttosto presto”. Il che significa tutto e niente. La FED prende tempo, quindi, e non vuole sbilanciarsi riguardo alle sue prossime mosse.

I verbali del meeting di febbraio scorso (il primo dopo l’insediamento ufficiale di Trump) sottolineano come non ci sia unità di vedute riguardo l’aumento del costo del denaro. “Molti partecipanti al Fomc” (non tutti o quasi) hanno sottolineato come un aumento dei tassi potrebbe avvenire rapidamente se i prossimi dati sull’occupazione e sull’inflazione dovessero essere coerenti con le aspettative, se non più solidi.

Emerge però una forte incertezza riguardo il possibile impatto delle politiche che saranno adottate da Trump, e questo fa ritenere ad alcuni membri del Fomc che un atteggiamento più prudente potrebbe essere una soluzione migliore.
Le aspettative degli addetti quindi sembrano indirizzarsi adesso verso un ritocco all’insù del costo del denaro soltanto poco prima dell’estate.

Ricordiamo che a dicembre la Fed aveva preventivato un triplice intervento al rialzo dei tassi nel corso del 2017. Forse un po’ frettolosamente.

Sul mercato valutario, intanto il dollaro affronta questo avvio di giornata in modo piatto. Il cross scambia a 1,0554 (-0,02%), quello USDJPY a 113,21 (-0,09%) mentre il cambio GBPUSD vale 1,2468 (+0,10%).

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