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Cina: PMI Caixin resta sopra quota 50. Il cross Usd-Cny scende, mossa a sorpresa della Pboc

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La Banca popolare di Cina (PBOC) ha spinto al rialzo i tassi pronti contro termine di dieci punti base, al 2,35%

Un dato macro sotto le aspettative e una mossa a sorpresa della Banca centrale. Ecco la doppia notizia che giunge oggi dalla Cina.
La prima riguarda il Caixin Purchasing Managers Index (PMI), che a gennaio segna un valore di 51.0, ovvero minore rispetto alle attese degli analisti (51,8) e anche rispetto a dicembre (51,9). Tuttavia vanno rimarcate due cose: il valore di dicembre fu il picco più alto da 47 mesi, e inoltre anche un valore di 51 resta positivo, dal momento che resta sopra la soglia dei 50, quella che indica fase di crescita. L’indice PMI peraltro è in fase espansiva sin dallo scorso mese di giugno.


Nel frattempo, la Banca popolare di Cina (PBOC) ha spinto al rialzo i tassi pronti contro termine di dieci punti base, al 2,35%. E’ il primo aumento che si registra dal 2013 e si tratta di una mossa che giunge a sorpresa.
Secondo gli analisti non si tratta del preludio ad una stretta monetaria (attualmente il tasso di interesse è fissato a 4,35%), ma più che altro una spallata alle manovra di leva finanziaria fatta dalle imprese cinesi per tenere i loro bilanci in ordine.

Complessivamente, il momento economico è positivo per la Cina. Il PIL è cresciuto a un ritmo più veloce del previsto: 6,8% annuo nel quarto trimestre. La crescita per l’intero anno si attesta al 6,7%, quindi all’interno del target range del governo di 6,5% al ​​7%.

Dal punto di vista azionario, la prima seduta settimanale ha segnato un calo per Shanghai e Shenzhen (c’è stata una lunga pausa per la celebrazione del Capodanno lunare, caduto quest’anno il 28 gennaio).
Sul mercato valutario invece lo Yuan guadagna terreno nei confronti delle major.
Riguardo al dollaro invece il movimento è per ora ridotto. Il cross quota infatti 6,8718 (-0,16%) in tarda mattinata. Da inizio anno, la valuta cinese ha recuperato lo 0,90% rispetto al biglietto verde, dopo aver perso quasi il 2% nell’ultimo trimestre.

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